lunedì 21 aprile 2008

Sei membro? Eccoti la tua spilletta!

Una sera ho incontrato un amico che ha fondato un Club famoso su SL,
che ha la "fortuna" di avere un numero alto di adesioni.
Mi hai invitato a vedere il Club, e mi ha chiesto se ho le credenziali per poter aderire. Essì è uno di quei Club ad auto-invito, se scegli di vivere il "cuore di SL" sei membro.

Posso affermare che esiste questo Club e prima o poi tutti possiamo entrare a farne parte.
Chi diventa membro ha in premio una spilletta talmente "ricercata e preziosa" da trafiggere di nuovo il cuore, proprio dove la ferita è ancora profonda e ben aperta.
La punta della spilletta penetra così in profondità da causare un ricordo indelebile.

E' il rito di iniziazione del Club...
Pratica orribile?
Un po' primitiva?
Primitiva quando noi, quanto le nostre sensazioni viscerali e cerebrali che ci hanno offerto un'esperienza da vivere unica e ci hanno portato ad esser membri del Club.

Mi hanno riferito che il numero dei membri aumenta sempre di più, forse si fonderà un group, ci si scambieranno le friends, si crearà una rete di solidarietà o forse si potrebbe comprare una land... Ahimè sarebbe sempre full e non ci si potrebbe tippare... troppi avatars, troppa lag.
The region is full.

I membri onorari che sono pluri decorati
incontrano e accolgono nuovi membri,
raccontando le loro storie,
"raccogliendo i ciocci che restano" di cuori spezzati,
rassicurando tutti i niubbi del Club con un hug molto big,
piangendo qualche lacrima, stando in una land deserta...
magari in call privata a orari fuori dal senso comune.

Ci si racconta, ci si confronta.

I membri anziani dispensano consigli su cosa fare,
come agire, su come ci si sentirà domani,
sulle emozioni che si proveranno al prossimo log-in,
sulla sensazione maledetta che "prenderà dentro", sensazione fisica-viscerale, quando di nuovo quel post-it azzurro salirà nello schermo e vedrai quel nome on line.
Al prossimo log-in ognuno guarderà il suo avatar, lo accarezzerà per dargli conforto sfiorandolo con il cursore del mouse, lo vedrà disorientato, sentirà che quella parte di vita "giocata" in pixel sarà ferita, segnata per sempre...

Ognuno deciderà il dafarsi...chi si metterà in mute, chi cancellerà in contatto, chi deciderà di "far fagotto" dei kilometrici im-log e delle snapshots e fare delete, chi cancellerà notecards, regali, chi cancellerà la lunga lista delle mails ricevute, chi cancellerà contatti msn o skype, chi cancellerà i numeri dal cellulare e messaggi connessi, chi penserà di risolvere tutto non loggando per diversi giorni su SL, o forse cancellare quell'account... si tenterà di cancellare ogni traccia concreta, visibile per poter soffrire di meno.
E' una lotta a cancellare tutto, si vorrebbe cancellare tutto in un attimo con un colpo di spugna.
Ci si convince che si è forti, "ci si gasa come i giocatori di rugby durante la danza dei Maori", si dice a se stessi: "io posso farcela. io sono forte".

Ma ogni membro del Club sa che
al prossimo log-in starà male,
non cesseranno i tremori,
ci saranno le notti in bianco,
i pianti da soli sotto la doccia,
i minuti assorti davanti allo schermo,
i minuti in cui la mente "viaggia",
i pugni dati alla scrivania del pc,
le mani nei capelli e la testa sbatterà sulla tastiera,
e quelle "prese allo stomaco che piegano in due",
quell'eterno stato d'ansia che non abbandona...
e la "diabolica tentazione" di cercare sempre quella persona,
e la folle speranza che tutto torni come prima.

Perchè sono sensazioni, emozioni, manifestazioni di mancanza, dolore, rabbia, tristezza. Sono vere, enormi e divorano dentro.
Vissuti che "rubano" tempo alla vita quotidiana, che mettono sempre al centro una mancanza, un vuoto, un sentirsi fuori da ogni contesto, spaesati, disattenti, senza senso, e senza capire "il perchè"... e compagno di ogni istante quell'eterno stato d'ansia che non abbandona...

Ci si guarda indietro e si vorrebbe negare tutto.
Ci si guarda indietro e tutto parla, tutto manca.
Si è sempre girati indietro, e del doman non v'è certezza...

Ogni membro può aspirare a far carriera, "a salire nella gerarchia" del Club.
Alcuni che ho conosciuto sono persino membri onorari del Club.
Perchè la storia si ripete.
Perchè nel cuore governa la legge l'eterno ritorno dell'uguale.
Perchè chi ha già vissuto sa "come vanno certe cose".
Perchè...
Perchè siamo esseri umani e viviamo le nostre emozioni,
lo scegliamo intenzionamente di incontrare altri essere umani,
perchè siamo esseri sociali,
perchè l'incontro è il punto di inizio della vita,
e senza relazioni moriremmo...
Vivremmo sorde come Eco,
vivremmo ciechi come Narciso...

Tutti i membri niubbi ed onorari confermano che dall'esperienza non si impara.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio,
si perdono le occasioni, ma non le emozioni.

Si continua con una compulsiva coazione a ripetere incontri su incontri,
che si buildano su terreni che hanno già vissuto queste sensazioni.

Terreni del cuore che non sono arati,
terreni del cuore che non son mai in piano,
terreni del cuore che sono sempre vivi,
terreni del cuore che portano i segni, i solchi del passato,
terreni del cuore che hanno spaccature piccole o grandi,
terreni del cuore in cui seminare di nuovo il seme dell'incontro...



Se sentite di avere le credenziali, appuntate la spilletta al cuore...

Benvenuti nel Club, tutti i membri onorari vi stavano aspettando.


ndr.
Scrivere bene è un esercizio che lascio ai letterati.
Scrivere in modo affascinante e fantasioso è un esercizio che lascio agli scrittori professionisti.
Scrivere in modo dettagliato non tralasciando nomi, eventi, particolari è un esercizio che lascio ai giornalisti.

Scrivere di storie di amici, di pura vita, di incontri negati, di incontri che inziano, si vivono e finiscono è un esercizio che lascio ad Ali di Pixel, mia semplice e modesta notecard pubblica.

Nessun commento: