lunedì 26 maggio 2008

Cum umbra nihil et sine umbra nihil...

Oggi sono stata a Pantelleria, sul lungo mare.
Una passeggiatina per rilassare le ali, dopo i lunghi voli di questi giorni.
Ho ammirato la mostra personale delle opere di Maryva Mayo, opere da vivere. Poi ho preso visione del progetto delle Lune Emotive di Evaluna Sperber: clickando, entrando, ascoltando la poesia "Cuba Libre".

Mi son seduta su una panchina, mare e sole...
Sotto una palma le mie ali hanno trovato ristoro...Da non credere le palme a Pantelleria proiettano la loro ombra a terra...Certo non grazie al sun impostato, ma grazie a una texture rezzata a terra. (Svelato l'arcano!).

Ombra, Ombre... Adoro le ombre cinesi...Adoro i giochi di luce-ombra...Le ombre che camminano...

Ho fantasticato dentro una delle mie storie preferite: Peter Pan di James Matthew Barrie.
L'autore per sottolineare la sua volontà di descrivere il suo personaggio come figura mitica, ci racconta la metafora del bimbo che perde l’ombra. L’ombra da sempre è simbolo di umanità.

Nessun uomo potrà mai dividersi dalla propria ombra perché è segno della propria vita, della propria esistenza, quindi non a caso Barrie la fa staccare dal corpo di Peter; egli, essendo eterno, non ha bisogno di ombra quindi, quest’ultima, si stacca e si muove e vola via con vita propria...

Gli avi che popolano il metaverso di SL hanno un'ombra?
Gli avi che popolano il metaverso di SL hanno bisogno un'ombra?
Gli avi che popolano il metaverso di SL sono l'ombra di...?

Forse il nostro avi è l'ombra dell'ideatore che vive davanti allo schermo?

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