Zhora adora il mare,
in SL dopo i suoi famosi voli si riposa seduta sulla sabbia,
o...fluttua nel mare con qualcuno al suo fianco.
Una sera contemplando il mare...ha immaginato la forma dell'io...
il suo interlocutore le ha risposto:
"L'Io è come una forma solida
che può essere proiettata su tanti piani come le ombre sulla caverna di Platone
noi vediamo sempre delle proiezioni che ci sembrano infinite
ma in realtà provengono sempre dalla stessa fonte...una sorta di identità proiettiva".
1 commento:
Meta-sognare
I sogni sono una via di interpretazione delle angosce, delle paure e dei problemi dell'epoca e della società in cui si è inseriti. Per questo non solo implicano una loro diversa visione in relazione al contesto che fa da scenario, ma anche, forse, il loro stesso studio costituisce un modo per liberarsi da ciò che è intrappolato nell'inconscio di ognuno, dunque un processo di liberazione della parte più intima e più profonda.
Il sogno è la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio inappagato durante la vita diurna e costituisce un mezzo tra i più efficaci per osservare le fantasie rimosse dall'area della coscienza durante il giorno.
Non deve essere visto come un’unità, bensì come una struttura composita in cui il lavoro onirico non è in grado di produrre discorsi autonomi: il lavoro onirico tratta le parole come fossero oggetti, e fa sì che, riunendo suoni o parti di diverse parole, si possa risalire alle associazioni di pensiero che hanno determinato il sogno. Molto spesso la relativa universalità di queste manifestazioni oniriche è semplicemente dovuta a schemi mentali ricorrenti e diffusi all’interno di una determinata società o di un preciso modo di pensare, percui alcuni simboli assurgono quasi a luoghi comuni o sono ricollegabili a modi di dire o ad assonanze con la lingua corrente. Generalmente nei sogni il simbolismo si nasconde dietro a ciò che è più insignificante: bisogna infatti ricordare che nulla appare a caso in un contesto onirico, anch’esso rappresenta un mezzo ottimale per eludere la censura.
La realtà si somma al sogno per dare origine ad una realtà superiore, più complessa e completa, con la creazione di forme atte a rappresentare la parte oscura della coscienza e opera una vera rifondazione dei vari aspetti dell’esistenza umana, proprio a partire da un atto di liberazione da qualunque consapevolezza razionale, creando un ponte di collegamento fra realtà quotidiana e sogni, fra intuizioni simboliche e contingente, perchè i sogni dispieghino il loro potere ed i loro strumenti al servizio di ciò che il sognatore affronterà al suo risveglio: la realtà del giorno.
Di colui che vide tutto io voglio narrare al mondo.
Di colui che conobbe ogni cosa, tutto io voglio raccontare.
Egli andò alla ricerca dei Paesi più lontani e raggiunse la completa saggezza.
Egli vide cose segrete, scoprì cose nascoste,
riferì delle storie dei tempi prima del Diluvio.
Egli percorse vie lontane, finché stanco e abbattuto si fermò.
E fece incidere tutte le sue fatiche su una stele di pietra.
(il sogno di Gilgamesh, Ninive, 2000 a.C.)
L'attività immaginativa, basata sul materiale illogico ed apparentemente assurdo delle immagini mentali, trova nella specificità del linguaggio artistico la sede ideale della sua analisi ed espressione: il sogno entra con l’onirico a far parte dell’universo costitutivo dell’arte non solo come fantasia allegorica o stravagante, ma come diretta espressione dell’inconscio portato così alla luce dalla profondità dell’Io di ognuno, e tende a distruggere definitivamente tutti i meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella soluzione dei principali problemi di vita. Il fine dell'artista è tentare di ottenere una disposizione dello spirito dalla quale vita e morte, reale e immaginario, passato e futuro, comunicabile e non, non siano più percepiti come contraddizioni, mutando l’attitudine nei confronti del suo ruolo, che non sarà più colui che crea dei valori, bensì di chi già li possiede e li vuole difendere. E’ il metodo delle associazioni incongrue (tipico del procedimento surrealistico), che consiste nel combinare in un solo contesto immagini non logicamente relazionate, accogliendo quanto di visionario ed oscuro il Simbolismo aveva prodotto, distaccandosi da qualsiasi approccio scientifico con la materia trattata.
Tutto è dunque sogno ed illusione, ed il gioco degli specchi produce infinite rifrazioni.
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