domenica 13 luglio 2008

Be yourself

Zhora ha sempre apprezzato la maglietta indossata da un artista azzurrino, in SL.
La maglietta porta la scritta: "Be yourself".
Zhora ha sempre riflettuto sulla condizione e sull'importanza di essere se stessi, soprattutto nel meta-mondo di SL.

Be yourself.

"Essere se stesso è un aspetto dell’universale "Conosci te stesso" socratico, il lungo viaggio verso tante verità. È un lavoro su di sé, sulla propria autostima, sull’amore che mi debbo e che mi merito.Essere se stesso implica coraggio e forza. Per chiunque. Implica anche buon senso. Perché è generosità, fiducia, amore verso gli altri, verso se stessi".

Be yourself.

Essere se stessi, esprimersi senza limiti...Per vivere pienamente?

Ma che senso ha essere se stessi?
Ma che valore ha l'esprimere il proprio sé, se non è esperito ed espresso in un'interazione condivivisa con un altro, in un spazio e un tempo?

Un'espressione del sé scevra dall'interazione con un altro, porta con sé un rischio...
Il rischio che l'essere se stessi risulti:
asettico, impuro, autoreferenziale, senza rispetto degli altri, fermo, non vivo, non autentico, non dipendente dal feedback altrui, che non dà beneficio, non fa crescere...

L'espressione di sé sarebbe solamente una mera illusione.

1 commento:

punk janus ha detto...

Meditare su se stessi

Per essere se stessi non occorre nascondersi dietro simboli, segni di appartenenza, bandiere. Illudersi di aver ottenuto una qualunque identità solo per il fatto di aver aderito a qualcosa è in realtà una situazione deprimente.
Per riuscire ad essere pienamente se stessi bisogna, innanzitutto, cercare, privilegiare e promuovere l'unità reale di sé con gli altri esseri al fine di superare la diversità apparente e contingente delle cose, senza farsi condizionare da fattori esterni occasionali o contingenti.

“Un re andò nel suo giardino e trovò alcuni alberi e delle piante morenti. Diversi fiori erano già appassiti. La quercia disse che stava morendo perché non poteva essere alta come il pino. Osservando il pino il re lo trovò sofferente perché si riteneva incapace di produrre grappoli come la vite. E la vite credeva di morire perché non riusciva a fiorire come la rosa. Infine scoprì una pianta, la viola, fresca e vivace come sempre. Il re, piacevolmente sorpreso, le chiese: "Perchè tu stai così bene mentre gli altri soffrono?" La viola rispose: "Mi è sembrato scontato che quando mi hai piantato tu desiderassi una viola. Se avessi voluto una quercia, un  pino o una rosa avresti piantato quelle. Allora ho pensato. Visto e considerato che non posso vivere diversamente cercherò di essere me stessa al meglio possibile".

Despite the vast ambiguity and unknown, may my soul bloom in love for all existence^-^