"Somewhere in the map of my mind there is a garden illuminated by a sunset..."
(25 luglio 2008 13.43)
Sembrò un appuntamento...Uno dei tanti nel metamondo di SL.
Oggi Zhora è stata tippata in quel giardino.
Ha raccolto l'anima vera di un ideatore di un avatar molto legato a lei...
Dopo un racconto, le è stato svelato un segreto molto prezioso:
"Mai innamorarsi di una persona sapendo che non potrai mai essere completamente suo e che lei non potra' mai essere completamente tua".
Dopo un hug, lui ha scritto in im: "Grazie. Sai hai un dono Zhora: saper ascoltare. Questo vale più di mille sculture e mostre che potresti fare, in questo sei una artista perfetta e sei una delle migliori cose che mi potessero capitare in questo mondo virtuale, che di virtuale non ha assolutamente niente...sei fantastica".
giovedì 31 luglio 2008
mercoledì 30 luglio 2008
La finestra di fronte
Posata su una nuvola, con un piedino a penzoloni,
Zhora rilegge Jean-Paul Sartre...
"Intersoggettività: il soggetto tende a fare degli altri un oggetto e a percepirsi come l'oggetto d'altri.
L'uomo non vive se non in relazione all'altro, e l' "IO" sartriano non è più soggettivo ma oggettivo, in quanto è riferito ad ogni uomo in chiave universale".
Siamo come una stanza con una finestra che si affaccia sul mondo esterno... e sta a noi, e SOLO a noi, decidere di aprirla.
Click.
Dalla nostra stanza, "apriamo la cyberfinestra" sul metamondo...
Sul nostro schermo...milioni di avi: io oggettivi.
Decidiamo di aprire la "nostra finestra interiore"
e affacciarci davvero sul metamondo?
Zhora rilegge Jean-Paul Sartre...
"Intersoggettività: il soggetto tende a fare degli altri un oggetto e a percepirsi come l'oggetto d'altri.
L'uomo non vive se non in relazione all'altro, e l' "IO" sartriano non è più soggettivo ma oggettivo, in quanto è riferito ad ogni uomo in chiave universale".
Siamo come una stanza con una finestra che si affaccia sul mondo esterno... e sta a noi, e SOLO a noi, decidere di aprirla.
Click.
Dalla nostra stanza, "apriamo la cyberfinestra" sul metamondo...
Sul nostro schermo...milioni di avi: io oggettivi.
Decidiamo di aprire la "nostra finestra interiore"
e affacciarci davvero sul metamondo?
martedì 29 luglio 2008
En attendant Godot
Estragone: Che hai?
Vladimiro: Niente.
Estragone: Io me ne vado.
Vladimiro: Anch'io. (Silenzio)
Estragone: E' da tanto che dormivo?
Vladimiro: Non so. (Silenzio)
Estragone: Dove andiamo?
Vladimiro: Non lontano.
Estragone: No, no, andiamocene lontano di qui!
Vladimiro: Non si può.
Estragone: Perché?
Vladimiro: Bisogna tornare domani.
Estragone: A far che?
Vladimiro: Ad aspettare Godot.
Estragone: Già, è vero. (Pausa) Non è venuto?
Vladimiro: No.
Estragone: E ormai è troppo tardi.
Vladimiro: Sì, è notte.
Estragone: E se lo lasciassimo perdere? (Pausa) Se lo lasciassimo perdere?
Vladimiro: Ci punirebbe.
(tratto da "En attendant Godot" la più famosa opera teatrale di Samuel Beckett)
Godot è un'istanza continua. Godot è un'attesa senza soluzione.
Sarebbe semplicistico cedere alla facile assonanza del nome e identificare Godot con Dio? Forse, anche se in molti l'hanno fatto.
Aspettando Godot è una storia basata sull'attesa, la storia di qualcuno che alla fine non arriva.
L'attesa dei due personaggi principali è facilmente identificabile con la sintesi di tutte le attese possibili. Un'attesa che diviene in qualche modo astratta. Forse è l'attesa per un significato che si manifesti e ci venga incontro...
L'opera è divisa in due atti; in essi non c'è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. La trama è ridotta all'essenziale, è solo un' evoluzione di micro-eventi. Apparentemente sembra tutto fermo, ma a guardare bene "tutto è in movimento". Non c'è l'ambiente circostante, se non una strada desolata con un salice piangente spoglio, che nel secondo atto mostrerà alcune foglie.
Il tempo sembra "immobile". Eppure scorre. I gesti che fanno i protagonisti sono essenziali, ripetitivi. Vi sono molte pause e silenzi. A volte si ride, a volte si riflette in "Aspettando Godot", come se si fosse a "teatro o al circo" (dicono i personaggi).
Da parte loro, i personaggi non fanno niente per modificare la propria condizione: si limitano a cercare di ricordarsi chi sono...
Si attende... E forse l'inutilità di questa attesa è la parte più interessante dell'opera. Lasciandosi vivere nella speranza che qualcuno venga a prenderti per portarti nella propria casa, per sfamarti e fornirti un buon bagno caldo, non si va molto lontano.
Ma se questa attesa di Godot infine si rivela così improduttiva, estenuante, non sarebbe forse meglio andargli incontro?
Accidenti, che idea geniale, questa!
Ovviamente, servirebbe sapere da che parte dirigersi.
Spesso un log-in in SL è un "En attendant Godot"...
Lei fissa la sua confidente...loro due: EstragonA e VladimirA...
Apparentemente sembra tutto fermo, ma a guardare bene "tutto è in movimento".
Il tempo sembra "immobile". Eppure scorre.
Entrambe attendono qualcuno nel Metaverso: Godot, qualcuno che alla fine non arriverà.
Vladimiro: Niente.
Estragone: Io me ne vado.
Vladimiro: Anch'io. (Silenzio)
Estragone: E' da tanto che dormivo?
Vladimiro: Non so. (Silenzio)
Estragone: Dove andiamo?
Vladimiro: Non lontano.
Estragone: No, no, andiamocene lontano di qui!
Vladimiro: Non si può.
Estragone: Perché?
Vladimiro: Bisogna tornare domani.
Estragone: A far che?
Vladimiro: Ad aspettare Godot.
Estragone: Già, è vero. (Pausa) Non è venuto?
Vladimiro: No.
Estragone: E ormai è troppo tardi.
Vladimiro: Sì, è notte.
Estragone: E se lo lasciassimo perdere? (Pausa) Se lo lasciassimo perdere?
Vladimiro: Ci punirebbe.
(tratto da "En attendant Godot" la più famosa opera teatrale di Samuel Beckett)
Godot è un'istanza continua. Godot è un'attesa senza soluzione.
Sarebbe semplicistico cedere alla facile assonanza del nome e identificare Godot con Dio? Forse, anche se in molti l'hanno fatto.
Aspettando Godot è una storia basata sull'attesa, la storia di qualcuno che alla fine non arriva.
L'attesa dei due personaggi principali è facilmente identificabile con la sintesi di tutte le attese possibili. Un'attesa che diviene in qualche modo astratta. Forse è l'attesa per un significato che si manifesti e ci venga incontro...
L'opera è divisa in due atti; in essi non c'è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. La trama è ridotta all'essenziale, è solo un' evoluzione di micro-eventi. Apparentemente sembra tutto fermo, ma a guardare bene "tutto è in movimento". Non c'è l'ambiente circostante, se non una strada desolata con un salice piangente spoglio, che nel secondo atto mostrerà alcune foglie.
Il tempo sembra "immobile". Eppure scorre. I gesti che fanno i protagonisti sono essenziali, ripetitivi. Vi sono molte pause e silenzi. A volte si ride, a volte si riflette in "Aspettando Godot", come se si fosse a "teatro o al circo" (dicono i personaggi).
Da parte loro, i personaggi non fanno niente per modificare la propria condizione: si limitano a cercare di ricordarsi chi sono...
Si attende... E forse l'inutilità di questa attesa è la parte più interessante dell'opera. Lasciandosi vivere nella speranza che qualcuno venga a prenderti per portarti nella propria casa, per sfamarti e fornirti un buon bagno caldo, non si va molto lontano.
Ma se questa attesa di Godot infine si rivela così improduttiva, estenuante, non sarebbe forse meglio andargli incontro?
Accidenti, che idea geniale, questa!
Ovviamente, servirebbe sapere da che parte dirigersi.
Spesso un log-in in SL è un "En attendant Godot"...
Lei fissa la sua confidente...loro due: EstragonA e VladimirA...
Apparentemente sembra tutto fermo, ma a guardare bene "tutto è in movimento".
Il tempo sembra "immobile". Eppure scorre.
Entrambe attendono qualcuno nel Metaverso: Godot, qualcuno che alla fine non arriverà.
lunedì 28 luglio 2008
Su e giù da un palco...
Bertolt Brecht ha dato origine a una forma di teatro definita 'epica', che si differenzia dalla forma tradizionale perché, anziché coinvolgere lo spettatore fino a farlo immedesimare in ciò che vede nello spettacolo, cerca di farne mantenere le distanze.
A Brecht premeva che lo spettatore fosse sufficientemente distaccato per poter essere critico nei confronti di ciò cui assisteva, in modo tale da recepire i messaggi che il testo teatrale conteneva. Secondo Brecht, se lo spettatore si fa emotivamente coinvolgere troppo, non può mantenere quella giusta distanza critica utile a elaborare quanto sta vedendo e sentendo. Se lo spettatore è troppo coinvolto fino all'immedesimazione, rischia di confondere la finzione con la realtà. La giusta distanza critica, invece, permette allo spettatore di riflettere e ragionare su quanto gli viene proposto dallo spettacolo teatrale. Per far questo, Brecht ricorreva all'effetto straniamento, un modo per creare una rottura fra finzione e realtà affinché lo spettatore si rendesse conto benissimo di essere a teatro e non confondesse le cose.
Zhora non logga da diversi giorni, nessun secondo avi, nessun espediente...
Ha letto gli im ricevuti, le notices, le notecards, le mails dei residents...
Unico desiderio: creare una "giusta distanza critica" nei confronti di ciò a cui assiste nel metamondo, in modo tale da recepire i messaggi che "il testo teatrale" di ogni log-in contiene.
Se un avi si fa emotivamente coinvolgere troppo, non può mantenere quella giusta distanza critica utile a elaborare quanto sta vedendo e sentendo.
Brecht ricorreva all'effetto straniamento,
Zhora, come molti residents, è ricorsa al "NO log-in".
Pensare a SL senza loggare...
bloggare senza loggare...
Sentirsi "fuori luogo",
sentirsi "fuori dal Luogo",
ma di esserci.
Sentirsi parte e non esserne parte...
Cercare il senso del connect.
E' perso o è presente?
E' un motivo legato a un impegno da svolgere in SL o è legato a un incontro da vivere in SL?
Dentro ma fuori.
Fuori ma dentro.
A Brecht premeva che lo spettatore fosse sufficientemente distaccato per poter essere critico nei confronti di ciò cui assisteva, in modo tale da recepire i messaggi che il testo teatrale conteneva. Secondo Brecht, se lo spettatore si fa emotivamente coinvolgere troppo, non può mantenere quella giusta distanza critica utile a elaborare quanto sta vedendo e sentendo. Se lo spettatore è troppo coinvolto fino all'immedesimazione, rischia di confondere la finzione con la realtà. La giusta distanza critica, invece, permette allo spettatore di riflettere e ragionare su quanto gli viene proposto dallo spettacolo teatrale. Per far questo, Brecht ricorreva all'effetto straniamento, un modo per creare una rottura fra finzione e realtà affinché lo spettatore si rendesse conto benissimo di essere a teatro e non confondesse le cose.
Zhora non logga da diversi giorni, nessun secondo avi, nessun espediente...
Ha letto gli im ricevuti, le notices, le notecards, le mails dei residents...
Unico desiderio: creare una "giusta distanza critica" nei confronti di ciò a cui assiste nel metamondo, in modo tale da recepire i messaggi che "il testo teatrale" di ogni log-in contiene.
Se un avi si fa emotivamente coinvolgere troppo, non può mantenere quella giusta distanza critica utile a elaborare quanto sta vedendo e sentendo.
Brecht ricorreva all'effetto straniamento,
Zhora, come molti residents, è ricorsa al "NO log-in".
Pensare a SL senza loggare...
bloggare senza loggare...
Sentirsi "fuori luogo",
sentirsi "fuori dal Luogo",
ma di esserci.
Sentirsi parte e non esserne parte...
Cercare il senso del connect.
E' perso o è presente?
E' un motivo legato a un impegno da svolgere in SL o è legato a un incontro da vivere in SL?
Dentro ma fuori.
Fuori ma dentro.
domenica 27 luglio 2008
Un volo speciale...
Zhora ha ricevuto una nc in SL con una dichiarazione d'amore di un amico al suo unico amore in pixel.
Teneramente ha chiesto di poterla condividere con voi.
Buon lettura...e molti gold hearts *.
Controindicazioni del post: carie e diabete.
Attenti. ;)
"Se improvvisamente ti senti allegro,
con una voglia di vivere unica...
se improvvisamente vedi il mondo a colori
e se lo vedi con occhi diversi.
...
Se nella tua testa c'è un solo volto,
un solo sorriso.
Se è il tuo primo pensiero quando ti svegli la mattina
e se è il tuo ultimo pensiero prima di andare a letto,
se non riesci a dimenticare il suo profumo
e se ogni suo ricordo è sempre più vivo dentro di te.
...
Se quei momenti con lei sono indimenticabili
e vorresti diventassero anche interminabili,
Se vorresti gridare tutto questo al mondo
ma non lo fai perché non vuoi condividere con gli altri la persona che ti rende felice...
Allora sei innamorato".
Auguri a voi, buon "volo".
)*(
Teneramente ha chiesto di poterla condividere con voi.
Buon lettura...e molti gold hearts *.
Controindicazioni del post: carie e diabete.
Attenti. ;)
"Se improvvisamente ti senti allegro,
con una voglia di vivere unica...
se improvvisamente vedi il mondo a colori
e se lo vedi con occhi diversi.
...
Se nella tua testa c'è un solo volto,
un solo sorriso.
Se è il tuo primo pensiero quando ti svegli la mattina
e se è il tuo ultimo pensiero prima di andare a letto,
se non riesci a dimenticare il suo profumo
e se ogni suo ricordo è sempre più vivo dentro di te.
...
Se quei momenti con lei sono indimenticabili
e vorresti diventassero anche interminabili,
Se vorresti gridare tutto questo al mondo
ma non lo fai perché non vuoi condividere con gli altri la persona che ti rende felice...
Allora sei innamorato".
Auguri a voi, buon "volo".
)*(
sabato 26 luglio 2008
Kairos
Kairos è una parola che nell'antica Grecia significa "momento giusto o opportuno" o "tempo di Dio". Gli antichi greci avevano due parole per il tempo, chronos e kairos.
Mentre la prima si riferisce al tempo logico e sequenziale, la seconda significa " un tempo nel mezzo", un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale "qualcosa" di speciale accade. Ciò che è la cosa speciale dipende da chi usa la parola. Mentre chronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa.
Secondo greci antichi, Kairos era il dio del "momento passeggero", di "un'opportunità favorevole che opponeva il fato all'uomo".
Il momento deve essere afferrato (dal ciuffo di capelli sulla fronte della figura fuggente); altrimenti il momento è andato e non può essere ri-catturato (ciò è indicato dalla parte posteriore della testa che è calva).
Una statua di bronzo conosciuta in letteratura, fatta dal famoso scultore greco Lisippo da Sikyon, fu probabilmente un modello per il bassorilievo. Kairos è descritto nei versi del poeta Posidippo. La statua allegorica originale di bronzo fatta da Lisippo era collocata a casa sua, nell'Agora dell'ellenica Sikyon, ed era scolpito sulla statua di Kairos il seguente epigramma di Posidippo:
"Chi era lo scultore e da dove veniva? Da Sikyon.
Come si chiamava? Lisippo.
E chi sei tu? Il Tempo che controlla tutte le cose.
Perché ti mantieni sulla punta dei piedi? Io non corro mai.
E perché hai un paio di ali sui tuoi piedi? Io volo con il vento.
E perché hai un rasoio nella mano destra? Come segno per gli uomini che sono più pungente di qualsiasi bordo pungente.
E perché hai dei capelli davanti al viso? Per colui che mi incontra per prendermi per il ciuffo.
E perché, in nome del cielo, hai la parte posteriore della testa calva? Perché nessuno che una volta ha corso sui miei piedi alati lo faccia ora, benché si auguri che accada, mi afferra da dietro.
Perché l'artista ti ha forgiato? Per amor tuo, sconosciuto, e mi mise su nel portico come insegnamento".
Auguri Zhora felice complymese,
9mesi di vita in pixels...
)*(
Mentre la prima si riferisce al tempo logico e sequenziale, la seconda significa " un tempo nel mezzo", un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale "qualcosa" di speciale accade. Ciò che è la cosa speciale dipende da chi usa la parola. Mentre chronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa.
Secondo greci antichi, Kairos era il dio del "momento passeggero", di "un'opportunità favorevole che opponeva il fato all'uomo".
Il momento deve essere afferrato (dal ciuffo di capelli sulla fronte della figura fuggente); altrimenti il momento è andato e non può essere ri-catturato (ciò è indicato dalla parte posteriore della testa che è calva).
Una statua di bronzo conosciuta in letteratura, fatta dal famoso scultore greco Lisippo da Sikyon, fu probabilmente un modello per il bassorilievo. Kairos è descritto nei versi del poeta Posidippo. La statua allegorica originale di bronzo fatta da Lisippo era collocata a casa sua, nell'Agora dell'ellenica Sikyon, ed era scolpito sulla statua di Kairos il seguente epigramma di Posidippo:
"Chi era lo scultore e da dove veniva? Da Sikyon.
Come si chiamava? Lisippo.
E chi sei tu? Il Tempo che controlla tutte le cose.
Perché ti mantieni sulla punta dei piedi? Io non corro mai.
E perché hai un paio di ali sui tuoi piedi? Io volo con il vento.
E perché hai un rasoio nella mano destra? Come segno per gli uomini che sono più pungente di qualsiasi bordo pungente.
E perché hai dei capelli davanti al viso? Per colui che mi incontra per prendermi per il ciuffo.
E perché, in nome del cielo, hai la parte posteriore della testa calva? Perché nessuno che una volta ha corso sui miei piedi alati lo faccia ora, benché si auguri che accada, mi afferra da dietro.
Perché l'artista ti ha forgiato? Per amor tuo, sconosciuto, e mi mise su nel portico come insegnamento".
Auguri Zhora felice complymese,
9mesi di vita in pixels...
)*(
venerdì 25 luglio 2008
Find on map
Find on map.
Essere loggati, clickare sulla mappa e tipparsi da lui o da lei
che vi sta già aspettando in quel luogo, il vostro preferito di SL.
Desiderio di trovare quel qualcuno sulla mappa di sl,
non solo i punti verdi: uguali, indistinti, senza senso.
...
Non essere loggati, clickare la relationship map e tipparsi in quel ricordo, in quel pensiero,
da colui o colei che era già in attesa nei nostri pensieri, nell' angolo preferito della nostra RL.
Desiderio di trovare quel qualcuno nella nostra mente per viverlo,
"per sentirlo" forse anche per dimenticarlo…
Find on map, map...mind...
Find on map, "Find on mind".
(L'inglese usato in questo blog è sotto una licenza personale della blogger).
Essere loggati, clickare sulla mappa e tipparsi da lui o da lei
che vi sta già aspettando in quel luogo, il vostro preferito di SL.
Desiderio di trovare quel qualcuno sulla mappa di sl,
non solo i punti verdi: uguali, indistinti, senza senso.
...
Non essere loggati, clickare la relationship map e tipparsi in quel ricordo, in quel pensiero,
da colui o colei che era già in attesa nei nostri pensieri, nell' angolo preferito della nostra RL.
Desiderio di trovare quel qualcuno nella nostra mente per viverlo,
"per sentirlo" forse anche per dimenticarlo…
Find on map, map...mind...
Find on map, "Find on mind".
(L'inglese usato in questo blog è sotto una licenza personale della blogger).
giovedì 24 luglio 2008
Conduci-mi
Zhora ha assistito a una lezione di fisica in SL, come se fosse in RL, esperimento davvero interessante di e-learning in SL. Tutto vissuto in una serata e nella speranza di "scrostare un po' della ruggine cerebrale" della sua ideatrice.
Zhora si è trovata tra le mani due definizioni sulla conducibilità delle sostanze, e ha iniziato a meta-meditare…
Si definiscono isolanti elettrici tutte quelle sostanze la cui conducibilità elettrica è estremamente bassa.
Si differenziano quindi dai conduttori (per esempio i metalli), i quali sono capaci di far scorrere al loro interno calore o elettricità.
A volte gli avi sono come le sostanze: isolanti o conduttori...
Isolano o conducono emozioni o sensazioni metaversali dei loro ideatori,
digitate al pc o espresse col voice…
L'importante è non divenire avi impermeabili...sarebbe un gran rischio, un gran limite, e...una gran perdita.
Zhora si è trovata tra le mani due definizioni sulla conducibilità delle sostanze, e ha iniziato a meta-meditare…
Si definiscono isolanti elettrici tutte quelle sostanze la cui conducibilità elettrica è estremamente bassa.
Si differenziano quindi dai conduttori (per esempio i metalli), i quali sono capaci di far scorrere al loro interno calore o elettricità.
A volte gli avi sono come le sostanze: isolanti o conduttori...
Isolano o conducono emozioni o sensazioni metaversali dei loro ideatori,
digitate al pc o espresse col voice…
L'importante è non divenire avi impermeabili...sarebbe un gran rischio, un gran limite, e...una gran perdita.
mercoledì 23 luglio 2008
No Log...Si B-Log
Una forma d'arte cinese che può vantare una lunghissima tradizione è rappresentata dal teatro delle ombre cinesi.
Negli spettacoli le figure non si vedono direttamente ma, come dice il nome stesso, appaiono solo le loro ombre.
Lo spettatore si pone davanti a uno schermo bianco semi-trasparente dietro il quale degli attori manovrano le figure e recitano le varie parti.
Una potente fonte di luce proietta le ombre direttamente sullo schermo con l'effetto di ingigantirle e rendere animate le figure.
Zhora in questi giorni ha deciso di non volare nel cielo LL,
esisterà come un'ombra cinese.
Lei ha scelto di essere "cyber-meta-presenza" attraverso "Ali di pixel"...
No Log, Si B-Log.
Negli spettacoli le figure non si vedono direttamente ma, come dice il nome stesso, appaiono solo le loro ombre.
Lo spettatore si pone davanti a uno schermo bianco semi-trasparente dietro il quale degli attori manovrano le figure e recitano le varie parti.
Una potente fonte di luce proietta le ombre direttamente sullo schermo con l'effetto di ingigantirle e rendere animate le figure.
Zhora in questi giorni ha deciso di non volare nel cielo LL,
esisterà come un'ombra cinese.
Lei ha scelto di essere "cyber-meta-presenza" attraverso "Ali di pixel"...
No Log, Si B-Log.
martedì 22 luglio 2008
Fino a coprire completamente l'ordito
Forme e segni "prendono corpo nello schermo",
Forme e sogni "prendono corpo nei righi digitati"...
Proiezioni condivise tessute a quattro mani,
creano un arazzo, che nasce intrecciando filo per filo...
Conoscersi è come creare un arazzo a quattro mani.
I fili d'ordito sono divisi in due serie (pari e dispari) che si possono dividere,
lui e lei intrecciano in modo sincrono i fili.
Quando le serie si aprono si crea un varco detto: passo o bocca d'ordito, dove si introduce la trama, alternando l'apertura del passo il filo di trama rimane bloccato tra i fili d'ordito (quelli che erano davanti vanno dietro e viceversa creando un incrocio).
Il risultato finale dipende dall'abilità degli "artigiani" che lo stanno eseguendo...
Nell'arazzo si lavora, con delle passate su una porzione ristretta della superficie la sezione e, forniti di molte navettine coi colori necessari, si costruisce una piccola porzione di tessuto (avanzamento) seguendo con precisione la forma del disegno.
Così può succedere che nell'arazzo in lavorazione ci siano parti più avanzate perché si continua la costruzione di una zona dello stesso colore (esempio un fiore, una foglia), e parti che vengono riprese in seguito, creando un profilo spezzato. Il filo di trama viene schiacciato con un pettine fino a coprire completamente l'ordito, che non è più visibile a lavoro ultimato.
Insieme: lei e lui, sinergicamente, creano una rappresentazione artistica, destinata a rivestire le pareti della mente.
Menti come castelli medioevali, con grandi sale difficilmente riscaldabili...
Arazzi che decorano anche le pareti del cuore,
arazzi che isolano dal freddo dell'inverno del cuore...
Arazzi che vengono dispiegati ad ogni log-in,
che vengono appesi per godere della loro bellezza...
E si intessono storie nuove, pezzo per pezzo, filo dopo filo.
Arazzi che son preziosamente nascosti,
arrotolati, privati,
salvabili da incendi o saccheggi...
Un arazzo si inizia col primo rigo in im,
è terminato dopo ore,
e viene "rezzato" accanto agli altri...nel lungo corridoio...oramai divenuto una galleria.
Forme e sogni "prendono corpo nei righi digitati"...
Proiezioni condivise tessute a quattro mani,
creano un arazzo, che nasce intrecciando filo per filo...
Conoscersi è come creare un arazzo a quattro mani.
I fili d'ordito sono divisi in due serie (pari e dispari) che si possono dividere,
lui e lei intrecciano in modo sincrono i fili.
Quando le serie si aprono si crea un varco detto: passo o bocca d'ordito, dove si introduce la trama, alternando l'apertura del passo il filo di trama rimane bloccato tra i fili d'ordito (quelli che erano davanti vanno dietro e viceversa creando un incrocio).
Il risultato finale dipende dall'abilità degli "artigiani" che lo stanno eseguendo...
Nell'arazzo si lavora, con delle passate su una porzione ristretta della superficie la sezione e, forniti di molte navettine coi colori necessari, si costruisce una piccola porzione di tessuto (avanzamento) seguendo con precisione la forma del disegno.
Così può succedere che nell'arazzo in lavorazione ci siano parti più avanzate perché si continua la costruzione di una zona dello stesso colore (esempio un fiore, una foglia), e parti che vengono riprese in seguito, creando un profilo spezzato. Il filo di trama viene schiacciato con un pettine fino a coprire completamente l'ordito, che non è più visibile a lavoro ultimato.
Insieme: lei e lui, sinergicamente, creano una rappresentazione artistica, destinata a rivestire le pareti della mente.
Menti come castelli medioevali, con grandi sale difficilmente riscaldabili...
Arazzi che decorano anche le pareti del cuore,
arazzi che isolano dal freddo dell'inverno del cuore...
Arazzi che vengono dispiegati ad ogni log-in,
che vengono appesi per godere della loro bellezza...
E si intessono storie nuove, pezzo per pezzo, filo dopo filo.
Arazzi che son preziosamente nascosti,
arrotolati, privati,
salvabili da incendi o saccheggi...
Un arazzo si inizia col primo rigo in im,
è terminato dopo ore,
e viene "rezzato" accanto agli altri...nel lungo corridoio...oramai divenuto una galleria.
lunedì 21 luglio 2008
Basta un log-in...
A volte Zhora si chiede se tutti questi pixels nn siano troppi...
Per esempio...
Si può ricordare qualcosa
senza per forza fare una snapshot?
Si può visitare un posto incredibile
senza usare il teleport?
Si può guardare il mondo dall'alto
ma non attraverso il client di SL?
Si può.
Ma se basta solo un log-in...perchè non approffittarne, no?
Connect...
Senza esagerare, eh. ;)
Quit.
Per esempio...
Si può ricordare qualcosa
senza per forza fare una snapshot?
Si può visitare un posto incredibile
senza usare il teleport?
Si può guardare il mondo dall'alto
ma non attraverso il client di SL?
Si può.
Ma se basta solo un log-in...perchè non approffittarne, no?
Connect...
Senza esagerare, eh. ;)
Quit.
domenica 20 luglio 2008
La selva oscura...
"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai in Second Life,
ché la retta via era smarrita".
Zhora letto questo passo
si è messa a sorridere...
mi ritrovai in Second Life,
ché la retta via era smarrita".
Zhora letto questo passo
si è messa a sorridere...
sabato 19 luglio 2008
Ri-Dimensioniamoci...
Essere in SL.
SL è un mondo in 3D...
Ma "vive, si rezza" nello schermo piatto del pc, proprio di fronte a noi, i Residents...
Allora SL è un mondo 2D o 3D?
Un resident, tempo fa, parlò di SL definendolo: un mondo in 4D...
Zhora /me pensa
"mumble...mumble".
SL è un mondo in 3D...
Ma "vive, si rezza" nello schermo piatto del pc, proprio di fronte a noi, i Residents...
Allora SL è un mondo 2D o 3D?
Un resident, tempo fa, parlò di SL definendolo: un mondo in 4D...
Zhora /me pensa
"mumble...mumble".
venerdì 18 luglio 2008
Folli voli nel meta-verso...
"Perché la SECONDAVITA è un brivido che vola via,
è tutt'un equilibrio sopra la follia...sopra la follia!".
(Sally - V.Rossi)
è tutt'un equilibrio sopra la follia...sopra la follia!".
(Sally - V.Rossi)
giovedì 17 luglio 2008
Uomini&Donne in SL
In questi gg ondata di notecards davvero interessanti.
Oggi Zhora appena loggata ha ricevuto quando segue:
"Ragazze e ragazzi in pixel...il vostro avi single è alla ricerca dell' anima gemella su SL?
Uomini&Donne è sbarcato a EQUILIBRIUM!!!
I corteggiatori/trici devono avere un minimo di 3 mesi di vita in Second Life.
Il programma si svolgerà tutti i pomeriggi dalle 16:00 alle 18:00 esclusi sabato e domenica...
Per ogni info contattare:
dolcelina myoo, dylandog969 doflug, MISTERIOSO Ryba, matty9 Gausman".
Ma in questa occasione Zhora troverà un avi nekoloso e muscoloso per lei? ;)
Oggi Zhora appena loggata ha ricevuto quando segue:
"Ragazze e ragazzi in pixel...il vostro avi single è alla ricerca dell' anima gemella su SL?
Uomini&Donne è sbarcato a EQUILIBRIUM!!!
I corteggiatori/trici devono avere un minimo di 3 mesi di vita in Second Life.
Il programma si svolgerà tutti i pomeriggi dalle 16:00 alle 18:00 esclusi sabato e domenica...
Per ogni info contattare:
dolcelina myoo, dylandog969 doflug, MISTERIOSO Ryba, matty9 Gausman".
Ma in questa occasione Zhora troverà un avi nekoloso e muscoloso per lei? ;)
mercoledì 16 luglio 2008
Lesson One...
Oggi Zhora ha ricevuto una notecard.
La notecard riportava un invito per una lezione esplicativa su SL...
Singolare incontro:
"Come affascinare e socializzare velocemente con gli altri:
-Come costruire velocemente la propria lista di Amici
-Come parlare con altre persone e fare amicizia
-Come comunicare a distanza con altri Avatar
-Come entrare in un Gruppo".
Zhora pensa: "Chi sarà presente a questo incontro? Chi potrà averne veramente bisogno?". Ogni Residents potrebbe salire in cattedra e gestire un buon incontro... ;).
La notecard riportava un invito per una lezione esplicativa su SL...
Singolare incontro:
"Come affascinare e socializzare velocemente con gli altri:
-Come costruire velocemente la propria lista di Amici
-Come parlare con altre persone e fare amicizia
-Come comunicare a distanza con altri Avatar
-Come entrare in un Gruppo".
Zhora pensa: "Chi sarà presente a questo incontro? Chi potrà averne veramente bisogno?". Ogni Residents potrebbe salire in cattedra e gestire un buon incontro... ;).
martedì 15 luglio 2008
Ex+sistentia
E' il bello del Metaverso:
puoi esserci e non esserci...
puoi esserci e non esserci...
lunedì 14 luglio 2008
Incontro con te...
Zhora ripensa agli incontri avuti nel metamondo di SL...
Nati da un im, nati grazie a un tp, nati per conoscenze o interessi condivisi.
Molti sono stati sigillati da questa frase:
“Una tenera lentezza è il ritmo di questi discorsi”.
(Friedrich Nietzsche, Ecce Homo)
Esperienza che tutti i Residents di SL hanno provato, alata atipica compresa. ;)
Nati da un im, nati grazie a un tp, nati per conoscenze o interessi condivisi.
Molti sono stati sigillati da questa frase:
“Una tenera lentezza è il ritmo di questi discorsi”.
(Friedrich Nietzsche, Ecce Homo)
Esperienza che tutti i Residents di SL hanno provato, alata atipica compresa. ;)
domenica 13 luglio 2008
Be yourself
Zhora ha sempre apprezzato la maglietta indossata da un artista azzurrino, in SL.
La maglietta porta la scritta: "Be yourself".
Zhora ha sempre riflettuto sulla condizione e sull'importanza di essere se stessi, soprattutto nel meta-mondo di SL.
Be yourself.
"Essere se stesso è un aspetto dell’universale "Conosci te stesso" socratico, il lungo viaggio verso tante verità. È un lavoro su di sé, sulla propria autostima, sull’amore che mi debbo e che mi merito.Essere se stesso implica coraggio e forza. Per chiunque. Implica anche buon senso. Perché è generosità, fiducia, amore verso gli altri, verso se stessi".
Be yourself.
Essere se stessi, esprimersi senza limiti...Per vivere pienamente?
Ma che senso ha essere se stessi?
Ma che valore ha l'esprimere il proprio sé, se non è esperito ed espresso in un'interazione condivivisa con un altro, in un spazio e un tempo?
Un'espressione del sé scevra dall'interazione con un altro, porta con sé un rischio...
Il rischio che l'essere se stessi risulti:
asettico, impuro, autoreferenziale, senza rispetto degli altri, fermo, non vivo, non autentico, non dipendente dal feedback altrui, che non dà beneficio, non fa crescere...
L'espressione di sé sarebbe solamente una mera illusione.
La maglietta porta la scritta: "Be yourself".
Zhora ha sempre riflettuto sulla condizione e sull'importanza di essere se stessi, soprattutto nel meta-mondo di SL.
Be yourself.
"Essere se stesso è un aspetto dell’universale "Conosci te stesso" socratico, il lungo viaggio verso tante verità. È un lavoro su di sé, sulla propria autostima, sull’amore che mi debbo e che mi merito.Essere se stesso implica coraggio e forza. Per chiunque. Implica anche buon senso. Perché è generosità, fiducia, amore verso gli altri, verso se stessi".
Be yourself.
Essere se stessi, esprimersi senza limiti...Per vivere pienamente?
Ma che senso ha essere se stessi?
Ma che valore ha l'esprimere il proprio sé, se non è esperito ed espresso in un'interazione condivivisa con un altro, in un spazio e un tempo?
Un'espressione del sé scevra dall'interazione con un altro, porta con sé un rischio...
Il rischio che l'essere se stessi risulti:
asettico, impuro, autoreferenziale, senza rispetto degli altri, fermo, non vivo, non autentico, non dipendente dal feedback altrui, che non dà beneficio, non fa crescere...
L'espressione di sé sarebbe solamente una mera illusione.
sabato 12 luglio 2008
Sono il mio inconscio...
Zhora said: "Cos'è per te SL?"
Mister muscolo said: "SL mi può dare quello che la vita reale
mi dà solo come un sogno o un desiderio.
In questo mondo puoi fare ciò che vuoi,
puoi dire tutto e il contrario di tutto,
puoi essere te stesso o un altro...
io in SL sono il mio inconscio...".
Mister muscolo said: "SL mi può dare quello che la vita reale
mi dà solo come un sogno o un desiderio.
In questo mondo puoi fare ciò che vuoi,
puoi dire tutto e il contrario di tutto,
puoi essere te stesso o un altro...
io in SL sono il mio inconscio...".
venerdì 11 luglio 2008
La storia di un Eros...
Zhora tempo fa partecipò a una festa di fidanzamento su SL, davvero molto divertente...
Alla fine della festa i due fidanzati la invitarono a sedersi su dei morbidi cuscini e le raccontarono di loro e di come la loro storia sia nata, cresciuta,...
Oggi nella mente come un eco di un ricordo lontano
risuona questo racconto, unito alle sensazioni che i due amanti le offrirono quella sera...
"E' notte,
il voice è aperto, ma nessuno parla...
Si sentono suoni, respiri, risatine, baci mandati da un capo del filo all'altro,
dal microfono alle cuffie...
Ossessivo tickettio dei tasti.
Dita che digitano in modo frenetico sulla tastiera...
Righi e righi vengono digitati...
Lo sguardo si avvicina allo schermo,
quasi per immergersi nella situazione che si sta vivendo,
quasi per sentire "fisicamente ciò che sta vivendo il nostro avatar",
quasi per essere davvero più vicini,
quasi col desiderio di andare oltre questo schermo:
che allunga le distanze, quasi insormontabili,
che cela qualche aspetto degli ideatori di quei due avi,
che ne svela altri aspetti nascosti,che suscita altro nella mente...
Fittissimi segreti in im,
passano da un pc all'altro.
Effimere illusioni si consumano
ora dopo ora,
cullate in un tempo non percepito da nessuno dei due,
vissute nel "non-spazio",...
Si ridisegnano i vissuti, i sogni, i desideri latenti,
si lascia fluire l'essenza di ognuno,
si cerca un silenzio vivificante...
si lascia spazio alla creatività e alla fantasia".
Alla fine della festa i due fidanzati la invitarono a sedersi su dei morbidi cuscini e le raccontarono di loro e di come la loro storia sia nata, cresciuta,...
Oggi nella mente come un eco di un ricordo lontano
risuona questo racconto, unito alle sensazioni che i due amanti le offrirono quella sera...
"E' notte,
il voice è aperto, ma nessuno parla...
Si sentono suoni, respiri, risatine, baci mandati da un capo del filo all'altro,
dal microfono alle cuffie...
Ossessivo tickettio dei tasti.
Dita che digitano in modo frenetico sulla tastiera...
Righi e righi vengono digitati...
Lo sguardo si avvicina allo schermo,
quasi per immergersi nella situazione che si sta vivendo,
quasi per sentire "fisicamente ciò che sta vivendo il nostro avatar",
quasi per essere davvero più vicini,
quasi col desiderio di andare oltre questo schermo:
che allunga le distanze, quasi insormontabili,
che cela qualche aspetto degli ideatori di quei due avi,
che ne svela altri aspetti nascosti,che suscita altro nella mente...
Fittissimi segreti in im,
passano da un pc all'altro.
Effimere illusioni si consumano
ora dopo ora,
cullate in un tempo non percepito da nessuno dei due,
vissute nel "non-spazio",...
Si ridisegnano i vissuti, i sogni, i desideri latenti,
si lascia fluire l'essenza di ognuno,
si cerca un silenzio vivificante...
si lascia spazio alla creatività e alla fantasia".
giovedì 10 luglio 2008
Meta-nuotare...meta-ragionando
Zhora adora il mare,
in SL dopo i suoi famosi voli si riposa seduta sulla sabbia,
o...fluttua nel mare con qualcuno al suo fianco.
Una sera contemplando il mare...ha immaginato la forma dell'io...
il suo interlocutore le ha risposto:
"L'Io è come una forma solida
che può essere proiettata su tanti piani come le ombre sulla caverna di Platone
noi vediamo sempre delle proiezioni che ci sembrano infinite
ma in realtà provengono sempre dalla stessa fonte...una sorta di identità proiettiva".
in SL dopo i suoi famosi voli si riposa seduta sulla sabbia,
o...fluttua nel mare con qualcuno al suo fianco.
Una sera contemplando il mare...ha immaginato la forma dell'io...
il suo interlocutore le ha risposto:
"L'Io è come una forma solida
che può essere proiettata su tanti piani come le ombre sulla caverna di Platone
noi vediamo sempre delle proiezioni che ci sembrano infinite
ma in realtà provengono sempre dalla stessa fonte...una sorta di identità proiettiva".
mercoledì 9 luglio 2008
Silenzio...creativo.
Lui: Vedere realizzato quello che hai in mente, è un momento creativo, goditelo fino in fondo...Stacci dentro, bene, se vuoi :-). E comunque, come dice Waz: "Non si può non comunicare", quindi il tuo silenzio creativo: è comunicazione, relazione...alata atipica.
Lei: Penso che tu abbia ragione... :)
Lui: E' come io ti vedo e come mi ri-vedo in quello che vedo, non pretendo di aver ragione, e forse non ce l'ho, ma è una spiegazione che mette in ordine le mie percezioni.
Lei: :)
Lui: E te la "passo" per quello che può valere... Stop :-)
Lei: Penso che tu abbia ragione... :)
Lui: E' come io ti vedo e come mi ri-vedo in quello che vedo, non pretendo di aver ragione, e forse non ce l'ho, ma è una spiegazione che mette in ordine le mie percezioni.
Lei: :)
Lui: E te la "passo" per quello che può valere... Stop :-)
martedì 8 luglio 2008
Protection...
Zhora indossa uno SHEILD-protector per difesa,
per evitare attacchi belli o brutti,
fatti per scherzo o aggressione dai residents di SL.
Salvaguardare l'avi con uno scudo protettivo.
Zhora pensa:
"Spesso uno SHEILD-protector non ci aiuta quando siamo minacciati da qualcuno.
Ci si siede in un angolo chini su noi stessi, sul nostro io.
Rannicchiati in attesa di quel Qualcuno ci abbracci e ci rassicuri...In quei momenti abbiamo bisogno di Qualcuno che ci contenga con un hug alle nostre spalle...".
)*(
Questo post è stato scritto ammirando due opere artistiche create da due amiche, che ringrazio sentitamente...
Autore: Kicca Igaly
Titolo: Protection
Data creazione: 12/2007
Descrizione: opera di 25 prim
Commenti dell'autore: Il detto "tenere sotto una campana di vetro", ha ispirato quest'opera. Protezione di qualcosa di prezioso,o di qualcuno di prezioso... come un figlio per una madre...ma fino a dove si può spingere il bisogno di proteggere?...
---***---
Autore: Maryva Mayo
Titolo: Don't touch
Data creazione: 6/2008
Descrizione: Turbinio di sentimenti - opera di 5 prim
Commenti dell'autore: Protezione? Amore incondizionato? Possesso? Gelosia morbosa? Comunque un turbinio di forti sentimenti avvolgenti e coinvolgenti.
per evitare attacchi belli o brutti,
fatti per scherzo o aggressione dai residents di SL.
Salvaguardare l'avi con uno scudo protettivo.
Zhora pensa:
"Spesso uno SHEILD-protector non ci aiuta quando siamo minacciati da qualcuno.
Ci si siede in un angolo chini su noi stessi, sul nostro io.
Rannicchiati in attesa di quel Qualcuno ci abbracci e ci rassicuri...In quei momenti abbiamo bisogno di Qualcuno che ci contenga con un hug alle nostre spalle...".
)*(
Questo post è stato scritto ammirando due opere artistiche create da due amiche, che ringrazio sentitamente...
Autore: Kicca Igaly
Titolo: Protection
Data creazione: 12/2007
Descrizione: opera di 25 prim
Commenti dell'autore: Il detto "tenere sotto una campana di vetro", ha ispirato quest'opera. Protezione di qualcosa di prezioso,o di qualcuno di prezioso... come un figlio per una madre...ma fino a dove si può spingere il bisogno di proteggere?...
---***---
Autore: Maryva Mayo
Titolo: Don't touch
Data creazione: 6/2008
Descrizione: Turbinio di sentimenti - opera di 5 prim
Commenti dell'autore: Protezione? Amore incondizionato? Possesso? Gelosia morbosa? Comunque un turbinio di forti sentimenti avvolgenti e coinvolgenti.
lunedì 7 luglio 2008
La sensazione di pace...
Zhora
dopo qualche ora trascorsa con i piedi a terra,
fissa nel suo lab-creativo,
decide di volare come tutte le sere...
Accetta un tp e approda su una spiaggia.
Dove l'attende una friend.
Una persona che sta imparando a conoscere in questo periodo della sua vita in pixel.
Ogni incontro è un "addomesticarsi" reciproco...
Log-in dopo log-in,
tippo dopo tippo...
Chat-tare, im-mare, voice-are...Huggarsi.
Essere serenamente insieme nel metaverso.
Condividere spazio, tempo, vita, sensazioni...
Essere in SL, essere in RL...
non essere in SL, non essere in RL...
Vivere nella "famosa terra di mezzo",
esperienza che ogni residente ha provato...
E...
"E' un'alba così bella
che sembra il primo giorno del mondo
davanti a questa luce che illumina anche il buio più profondo
non so parlare
e non so niente
di quello che c'è intorno a me,
ma niente mi impaurisce
e tutto sembra naturale
l'odore di quest'aria che riempie i miei polmoni e li accarezza
il cielo che raccoglie i miei pensieri e mi dà sicurezza...
E' un giorno così nuovo
che sembra che non abbia mai sofferto
non riesco a immaginare che un tempo questa terra fu un deserto
raccolgo con le mani
manciate di acqua fresca trasparente
e poi mi guardo intorno
e son tranquillo di vivere
così semplicemente...
La pace.
(La pace - Jovanotti)
dopo qualche ora trascorsa con i piedi a terra,
fissa nel suo lab-creativo,
decide di volare come tutte le sere...
Accetta un tp e approda su una spiaggia.
Dove l'attende una friend.
Una persona che sta imparando a conoscere in questo periodo della sua vita in pixel.
Ogni incontro è un "addomesticarsi" reciproco...
Log-in dopo log-in,
tippo dopo tippo...
Chat-tare, im-mare, voice-are...Huggarsi.
Essere serenamente insieme nel metaverso.
Condividere spazio, tempo, vita, sensazioni...
Essere in SL, essere in RL...
non essere in SL, non essere in RL...
Vivere nella "famosa terra di mezzo",
esperienza che ogni residente ha provato...
E...
"E' un'alba così bella
che sembra il primo giorno del mondo
davanti a questa luce che illumina anche il buio più profondo
non so parlare
e non so niente
di quello che c'è intorno a me,
ma niente mi impaurisce
e tutto sembra naturale
l'odore di quest'aria che riempie i miei polmoni e li accarezza
il cielo che raccoglie i miei pensieri e mi dà sicurezza...
E' un giorno così nuovo
che sembra che non abbia mai sofferto
non riesco a immaginare che un tempo questa terra fu un deserto
raccolgo con le mani
manciate di acqua fresca trasparente
e poi mi guardo intorno
e son tranquillo di vivere
così semplicemente...
La pace.
(La pace - Jovanotti)
domenica 6 luglio 2008
Cerco...te!
Communicate.
Contacts.
Friends.
Scorre la lista...
Eccolo.
Profile.
Find on Map.
E se il friend non fosse on line?
Un im che proviene della nostra interiorità sussurra:
"E...
se hai bisogno e non mi trovi,
cercami in un sogno...".
Contacts.
Friends.
Scorre la lista...
Eccolo.
Profile.
Find on Map.
E se il friend non fosse on line?
Un im che proviene della nostra interiorità sussurra:
"E...
se hai bisogno e non mi trovi,
cercami in un sogno...".
sabato 5 luglio 2008
La bolla di un sogno...
"Prendi il mio tempo
e la magia
che con un solo salto
ci fa Volare dentro all’aria
come bollicine..."
(A te - Jovanotti)
Zhora
tippata su una land fantasy,
clicka sit here dentro un'immensa bolla colorata...
La bolla sale su nel cielo,
sfiora le nuvole.
Zhora
intravede un "arc en ciel"...
Il suo sogno.
e la magia
che con un solo salto
ci fa Volare dentro all’aria
come bollicine..."
(A te - Jovanotti)
Zhora
tippata su una land fantasy,
clicka sit here dentro un'immensa bolla colorata...
La bolla sale su nel cielo,
sfiora le nuvole.
Zhora
intravede un "arc en ciel"...
Il suo sogno.
venerdì 4 luglio 2008
Frammenti in pixel
«Il nostro spirito consiste di frammenti, o meglio, di elementi distinti, più o meno in rapporto tra loro, i quali si possono disgregare e ricomporre in un nuovo aggregamento, così che ne risulti una nuova personalità, che pur fuori dalla coscienza dell'io normale, ha una propria coscienza a parte, indipendente, la quale si manifesta viva e in atto, oscurandosi la coscienza normale, o anche coesistendo con questa, nei casi di vero e proprio sdoppiamento dell'io. [...]
Talché veramente può dirsi che due persone vivono, agiscono a un tempo, ciascuna per proprio conto, nel medesimo individuo. Con gli elementi del nostro io noi possiamo perciò comporre, costruire in noi stessi altre individualità, altri esseri con propria coscienza, con propria intelligenza, vivi e in atto. »
(da un articolo del '900 - Pirandello)
Talché veramente può dirsi che due persone vivono, agiscono a un tempo, ciascuna per proprio conto, nel medesimo individuo. Con gli elementi del nostro io noi possiamo perciò comporre, costruire in noi stessi altre individualità, altri esseri con propria coscienza, con propria intelligenza, vivi e in atto. »
(da un articolo del '900 - Pirandello)
giovedì 3 luglio 2008
CrazyBart in SL
INAUGURAZIONE CrazyBart
giovedì 2 luglio 2008 ore 22,00 - Venice Italy
Il CrazyBart apre i battenti, proponendosi tra le altre cose (che scopriremo solo vivendolo) di diventare un crocevia per le forme di arte e di pensiero.
Il Crazybart inizia la sua attività a Venezia con una collettiva di artisti già affermati in Second life.
Questo primo incontro con l'arte vuole essere un tributo alla loro creatività, al loro impegno, alla loro bravura e perché no, anche alla loro simpatia, dote apprezzabile in real life come in Second Life.
GLEMAN JUN nato ad Indire nel giugno 2007. Inizia il suo percorso artistico come scultore verso la metà di settembre 2007, passa dall'uso di opere statiche ed uso ridotto di texture, a operazioni di scripting, morphing, texturing. Pone l'attenzione a tutte le forme in grado di esprimere profondità attraverso la leggerezza.
KICCA IGALY nata nell' nell'aprile 2007. In real life coltiva la passione per la pittura ad olio ed altre forme grafiche, in sl inizia a sperimentare nuove forme espressive (compresa l'arte cinetica ), basata sulla modellazione dei solidi e l'utilizzo creativo di particelle.
MARYVA MAYO nata in Second Life nel giugno 2007. Unendo i prims a delicati movimenti, a ricercate e particolari texture, a sfumature e trasparenze, giunge al completamento dell'opera che considera terminata solo quando, fermandosi ad osservarla, riesce ad "ascoltarla".
NESSUNO MYOO nato in Second Life nel settembre 2007. Ha iniziato a manipolare i primi prims ad Indire e l'esperienza esaltante della creazione ha fatto il resto, con uno sviluppo costante verso forme sempre più composte ma leggiadre, leggere, ma piene di forza.
ZHORA MAYNARD nata in Second Life nell' ottobre 2007. Donna alata replicante, atipica. Si definisce prim-matrice, un' autrice di sensazioni méta-versali in prim. Le sue opere nascono quando un racconto, un vissuto contaminano la sua vita in pixel. Da questa esperienza, la spirale del metaragionamento lascia fluire un'idea che è rigenerata in un prim...I suoi "atti creativi" sono escamotages per "inscrivere in un prim" quello che abita nel suo cuore alato.
Vi aspettiamo tutti a Venezia, al CrazyBart per una serata divertente, ma diversa...
*** )*( ***
Discorso di apertura:
"Ciao a tutti, grazie di essere venuti a questa inaugurazione.
Due parole due per spiegare che il CrazyBart nasce sostanzialmente dalla voglia di fare: SL è una vera fucina di idee, di genietti che sbocciano qua e là, di avatar e persone che si mettono in testa di fare qualcosa... e lo fanno...
E poi ci sono, come in rl del resto, problemi di spazio problemi di tempo, dispersioni varie, antagonismi, primadonnismi, insomma cose che smorzano l'entusiasmo.
Un entusiasmo che a noi non è ancora passato, abbiamo voglia di divertirci e di imparare, di incontrarci e di scambiarci esperienze e idee e, soprattutto, di creare una squadra.
Quindi, prendete il lm e scambiatevi amicizie e considerate questo bar come il luogo giusto per incontrarvi con chi vi pare ogni volta che ne avete voglia.
Stasera abbiamo la gioia di ospitare dei nostri amici che hanno fatto di SL il loro laboratorio artistico. Sono Gleman, Maryva, nessuno, Kicca e Zhora. Le loro opere sono sparpagliate ovunque perché possiate ammirarle e naturalmente se credete, acquistarle.
Guardate, tippatevi di piano in piano su questo palazzo e poi fermatevi alla terrazza a ballare e chiacchierare,.... si a ballare dalle 23 con l'ottimo Peterpan, altro grande amico ed ottimo dj.
Buon divertimento e buona serata a tutti!".
Aloisio Congrejo - Klara Waco
giovedì 2 luglio 2008 ore 22,00 - Venice Italy
Il CrazyBart apre i battenti, proponendosi tra le altre cose (che scopriremo solo vivendolo) di diventare un crocevia per le forme di arte e di pensiero.
Il Crazybart inizia la sua attività a Venezia con una collettiva di artisti già affermati in Second life.
Questo primo incontro con l'arte vuole essere un tributo alla loro creatività, al loro impegno, alla loro bravura e perché no, anche alla loro simpatia, dote apprezzabile in real life come in Second Life.
GLEMAN JUN nato ad Indire nel giugno 2007. Inizia il suo percorso artistico come scultore verso la metà di settembre 2007, passa dall'uso di opere statiche ed uso ridotto di texture, a operazioni di scripting, morphing, texturing. Pone l'attenzione a tutte le forme in grado di esprimere profondità attraverso la leggerezza.
KICCA IGALY nata nell' nell'aprile 2007. In real life coltiva la passione per la pittura ad olio ed altre forme grafiche, in sl inizia a sperimentare nuove forme espressive (compresa l'arte cinetica ), basata sulla modellazione dei solidi e l'utilizzo creativo di particelle.
MARYVA MAYO nata in Second Life nel giugno 2007. Unendo i prims a delicati movimenti, a ricercate e particolari texture, a sfumature e trasparenze, giunge al completamento dell'opera che considera terminata solo quando, fermandosi ad osservarla, riesce ad "ascoltarla".
NESSUNO MYOO nato in Second Life nel settembre 2007. Ha iniziato a manipolare i primi prims ad Indire e l'esperienza esaltante della creazione ha fatto il resto, con uno sviluppo costante verso forme sempre più composte ma leggiadre, leggere, ma piene di forza.
ZHORA MAYNARD nata in Second Life nell' ottobre 2007. Donna alata replicante, atipica. Si definisce prim-matrice, un' autrice di sensazioni méta-versali in prim. Le sue opere nascono quando un racconto, un vissuto contaminano la sua vita in pixel. Da questa esperienza, la spirale del metaragionamento lascia fluire un'idea che è rigenerata in un prim...I suoi "atti creativi" sono escamotages per "inscrivere in un prim" quello che abita nel suo cuore alato.
Vi aspettiamo tutti a Venezia, al CrazyBart per una serata divertente, ma diversa...
*** )*( ***
Discorso di apertura:
"Ciao a tutti, grazie di essere venuti a questa inaugurazione.
Due parole due per spiegare che il CrazyBart nasce sostanzialmente dalla voglia di fare: SL è una vera fucina di idee, di genietti che sbocciano qua e là, di avatar e persone che si mettono in testa di fare qualcosa... e lo fanno...
E poi ci sono, come in rl del resto, problemi di spazio problemi di tempo, dispersioni varie, antagonismi, primadonnismi, insomma cose che smorzano l'entusiasmo.
Un entusiasmo che a noi non è ancora passato, abbiamo voglia di divertirci e di imparare, di incontrarci e di scambiarci esperienze e idee e, soprattutto, di creare una squadra.
Quindi, prendete il lm e scambiatevi amicizie e considerate questo bar come il luogo giusto per incontrarvi con chi vi pare ogni volta che ne avete voglia.
Stasera abbiamo la gioia di ospitare dei nostri amici che hanno fatto di SL il loro laboratorio artistico. Sono Gleman, Maryva, nessuno, Kicca e Zhora. Le loro opere sono sparpagliate ovunque perché possiate ammirarle e naturalmente se credete, acquistarle.
Guardate, tippatevi di piano in piano su questo palazzo e poi fermatevi alla terrazza a ballare e chiacchierare,.... si a ballare dalle 23 con l'ottimo Peterpan, altro grande amico ed ottimo dj.
Buon divertimento e buona serata a tutti!".
Aloisio Congrejo - Klara Waco
mercoledì 2 luglio 2008
Tunnel of Light
"RaggiodiLuna chiede ufficialmente di avere un appuntamento al più presto con la sig. Zhora Maynard per lo sconvolgimento psichico della stessa.
Cordiali Saluti S.N."
Allego Tippo: "Tunnel of Light - Glow Your Mind! / Enjoy the ride!".
*** )*( ***
Seduti in una tazza ruotante,
in dolce compagnia...
Scivolando da un mondo all'altro.
Viaggio incredibile...colorato...creativo...magico...
Cordiali Saluti S.N."
Allego Tippo: "Tunnel of Light - Glow Your Mind! / Enjoy the ride!".
*** )*( ***
Seduti in una tazza ruotante,
in dolce compagnia...
Scivolando da un mondo all'altro.
Viaggio incredibile...colorato...creativo...magico...
martedì 1 luglio 2008
Due son le vie...
« L’inferno è già qui. Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui:
cercare e saper riconoscere chi e che cosa,
in mezzo all’inferno,
non è inferno,
e farlo durare,
e dargli spazio ».
(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
Due modi per vivere il metamondo di SL?!?
Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui:
cercare e saper riconoscere chi e che cosa,
in mezzo all’inferno,
non è inferno,
e farlo durare,
e dargli spazio ».
(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
Due modi per vivere il metamondo di SL?!?
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