L'appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
L'appartenenza
non è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un'apparente aggregazione
l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
Uomini
uomini del mio passato
che avete la misura del dovere
e il senso collettivo dell'amore
io non pretendo di sembrarvi amico
mi piace immaginarela forza di un culto così antico
e questa strada non sarebbe disperata
se in ogni uomo ci fosse un po' della mia vita
ma piano piano il mio destino
é andare sempre più verso me stesso
e non trovar nessuno.
L'appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
l'appartenenzaè avere gli altri dentro di sé.
L'appartenenza
è assai di più della salvezza personale
è la speranza di ogni uomo che sta male
e non gli basta esser civile.
E' quel vigore che si sente se fai parte di qualcosa
che in sé travolge ogni egoismo personale
con quell'aria più vitale che è davvero contagiosa.
Uomini
uomini del mio presente
non mi consola l'abitudine
a questa mia forzata solitudine
io non pretendo il mondo intero
vorrei soltanto un luogo un posto più sincero
dove magari un giorno molto presto
io finalmente possa dire questo è il mio posto
dove rinasca non so come e quando
il senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo.
L'appartenenzanon è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un'apparente aggregazione
l'appartenenza
è avere gli altri dentro di sé.
L'appartenenza
è un'esigenza che si avverte a poco a poco
si fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopo
è quella forza che prepara al grande salto decisivo
che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti
in cui ti senti ancora vivo.
Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.
(G.Gaber : Canzone dell'appartenenza - Album: La mia generazione ha perso - 2001)
11gennaio ore 3,30 pm
Ciao,
dopo mesi di SL, di Vulcano, di Pyramid Café incomincio a sentire “gli altri” cioè voi residenti di Vulcano, come parte di me, amici…
Molti eventi abbiamo vissuto, molti ci aspettano, come questa serata di inaugurazione a Pyramid Café…e nelle molte riunioni, incontri, pause caffè ho sentito crescere il desiderio di fare spazio nel mio cuore a voi.
Ormai si “mescola e rimescola” questo io e voi in me…posso dire: noi.
Parlare di una noità è un sogno che va continuamente alimentato nelle reti di relazioni speciali, che ho con ognuno di voi, con tutte quelle che sono state, sono e saranno…
Ora apro l’inventory, cerco pyramid staff badges e clicco su wear.
Worn, Pyramid Café noi ci siamo!
12gennaio ore 6,30 am
Ciao pyramid café, ti saluto mentre il Vulcano erutta gli ultimi lapilli…è stata un bella maratona, si è corso molto…compatti e verso il bene comune…giocandoci nel metaverso, inventandosi sempre nuovi sé, lasciando fluire l’emisfero destro, quello che desideriamo essere in quell’istante…”nella scatola del mondo io tu per cui la quale, cicale cicale cicaleee”.
Pyramid Café, comunità tutta di Vulcano siete reali, perché realtà significa semplicemente relazione…
Noi ci apparteniamo e questo pezzo, questo desiderio di Gaber si realizza su Vulcano… GRAZIE!
Nessun commento:
Posta un commento