lunedì 28 aprile 2008

Ondeggiare immersi in un flexyprim

Zhora riposa dopo un lungo volo,
medita mentre è seduta su un immenso fiore rosa di sculpt,
rezzato su una spiaggia al tramonto...
Sarà quella magia di colori caldi, sarà il ricordo di quel fiore rosa, saranno i racconti del mare appena ascoltati da un amico...Zhora si ritrova a guardare il sole al tramonto che scende, e scende nel mare LL, all'orizzonte...

"Solcando le acque, si può sentire in lontananza un melodioso canto:
avvolgente, persuasivo, che incanta l'animo e i sensi...
Secondo la leggenda gli Argonauti solcando il mare, passarono vicino alle Sirene, ma Orfeo cantò tanto melodiosamente, che i marinai della nave "Argo" non ebbero voglia di ascoltarle. Solo Bute si lanciò in mare, ma fu salvato da Afrodite.
Anche Ulisse nel suo viaggio incontrò le Sirene, ma preavvertito da Circe, ordinò ai suoi uomini di tapparsi le orecchie con la cera; lui stesso si fece legare a un albero della nave, vietando ai compagni di slegarlo, qualunque supplica avesse loro rivolto. La storia racconta che le Sirene, indispettite dal proprio insuccesso, si buttarono in mare e affogarono".

Zhora consulta il wikizionario:
"Sedùrre: dal latino sedùcere. Composto da SE: separazione e DùCERE: condurre.Condurre fuori dal retto cammino con astuzia e lusinghe".

La seduzione costituisce un importante processo di avvicinamento fra le persone e l’esito sperato è quello di una intima vicinanza psicologica tra due individui. Può essere definita come una sequenza strategica e intenzionale di mosse il cui traguardo è quello di attrarre un’altra persona.

Abbia inizio la danza del corteggiamento:

Il primo obiettivo del seduttore consiste nell’emergere dall’anonimato e di cambiare status: dall’essere qualunque all’essere qualcuno.
Egli deve farsi notare per scegliere. Deve esibirsi. Esporsi. Esprimersi.

Durante il corteggiamento ciascun partner cerca di apparire diverso e migliore di quello che è in realtà. Questo però non deve indurre a pensare che si tratti di comunicazione ingannevole. Qui lo scopo non è di trarre l’altro in inganno o di danneggiarlo, bensì di esaltare la propria immagine per esaltare l’immagine dell’altro. Compito non difficile, anche se solo apparentemente, nel metamondo di SL.

E' una recitazione teatrale: esibizione paradossale, dichiarata ma non esplicita.

Il nostro avatar deve in un certo qual modo "colpire", essere visibile, lasciare traccia, essere spettacolo per gli occhi di chi sta dalla altra parte dello schermo. Il corpo in pixel deve parlare di noi...

Nel medesimo tempo la comunicazione seduttiva richiede una forte responsabilità relazionale, poiché implica un diretto e totale coinvolgimento di sé, comporta in modo implicito una dichiarazione di disponibilità.
Basta una battuta, un saluto particolare in local chat, un im...quella parola, "quel grilletto" che fa scattare qualcosa, che ti fa girare e dire: "E' lui-è lei".

Segue un avvicinamento reciproco...
In questa fase la comunicazione favorisce una graduale apertura all’altro attraverso uno scambio di conoscenze sulle proprie esperienze. Questo consente una graduale riduzione dell’incertezza. Seppur graduale.
Fase molto delicata, ma preziosa...saper tessere molto bene la tela è un lavoro di alta maestria...
Frasi, non detti, rimandi, giri di parole, un pizzico di ironia, quel sano "gira che ti ri-gira che ti ri-giro".
Trovare un luogo, una vicinanza, una prossimità tra i due avatars.
In SL ogni modalità, ideata dai residenti, per sedurre è strabigliante. Non solo le balls collaudate con un sit here a farci sentire vicini, anche se molte animazioni sono ben fatte e stimolano una complicità, in una cornice di paesaggio ben buildato, sintonizzati sul tardo sunset...

Ma spesso è guardare come il nostro avatar fissa l'altro...senza che noi lo manovriamo, ci fa pensare che il nostro alterego senta e "ubbidisca" al nostro desiderio di poter davvero fissare l'altro nei occhi? Che senta davvero quel desiderio di essere fissato e desiderato dall'altro?

Immobili, fermi, innanzi, a pochi centimetri...Abitati entrambi da un mondo sconosciuto.
Un'intimità fisica dettata dalla prossimità dei due alterego in pixel, una vicinanza e un desiderio di "camminare lungo le sinapsi cerebrali" dell'altro scrivendo fitto-fitto nel quadratino dell'im.

Il meccanismo principe è quello dell'empatia, cioè il seduttore si mette nella stessa situazione del sedotto, diventa vittima della stessa persecuzione,...
A poco a poco...Per scelta? Automaticamente? Inconsciamente?
Le difese calano...e le posizioni son pari, invertite, re-invertite di nuovo:
"magnifico rimescolarsi della carte in gioco".
Il segreto lo conosciamo tutti e lo serbiamo con gelosia: "Dire abbastanza ma no troppo...non tutto".

Il corteggiamento, sia negli animali che nell'uomo, comporta il ricorso a esibizioni mascherate, inganni e, più genericamente, a forme di comunicazione indiretta e obliqua. La seduzione è un gioco sottile di adescamento che richiede l'utilizzo della giusta dose di esibizionismo e di nascondimento, finzione e svelamento, raccontando qualcosa ma senza mai dire troppo.

La chiarezza non è certamente la caratteristica essenziale della comunicazione seduttiva. Nella comunicazione seduttiva tutto ciò che è esplicito e spontaneo è generalmente evitato, piuttosto ogni mossa è calcolata e tattica, come la strategia di mostrarsi vulnerabili per indurre l'altro ad abbassare le difese.

E incalza il ritmo di certe frasi...
- Vieni qui spesso?
- Mi domando se accadrà che ci incontreremo ancora
- Mi chiedo se potremo incontrarci di nuovo
- Sarebbe carino rivederci
- Mi piacerebbe rivederti
- Vorrei rincontrarti, tu sei d'accordo?
- Cosa fai stasera?

E se si giunge a questo livello, come minimo ci viene offerta o offriamo la friendship.
E quasi sicuramente al prossimo log-in saremo contatti e tippati...perchè una volta aperta "la danza relazionale" non ci si ferma più...Sarà proprio affascinante scivolare nei famosi "giri di valzer"...

My lovecoaching said: "Seduce…chi si mostra sedotto".


Nessun commento: