Alcuni porcospini, in una fredda giornata      d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col      calore reciproco, dal rimanere assiderati. 
Ben presto, però,      sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad      allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. 
Quando poi il bisogno di      riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté      quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e      indietro fra due mali. 
Finché non ebbero trovato una moderata      distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore      posizione. (Arthur Schopenhauer)
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